Centro Parrocchiale e Casa Canonica di Reggiolo
Centro Parrocchiale e Casa Canonica di Reggiolo
Il progetto per il Centro parrocchiale e Casa canonica di Reggiolo è frutto di un concorso bandito dalla Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla per la ricostruzione dei locali distrutti a causa del terremoto del 2012. Basato su un’idea di comunità che ritrova i propri valori negli spazi aperti e di incontro, l’edificio ricompone il tessuto urbano frammentato dal sisma.
Dati

STATO PRE-SISMA
1. Chiesa di San Rocco
2. Edifici di contesto crollati a causa del sisma
3. Edifici di contesto parzialmente crollati a causa del sisma e demoliti

PROGETTO
1. Chiesa di San Rocco
4. Edificio di progetto – Centro parrocchiale e casa canonica
5. Edificio di progetto – Sagrestia



L’intervento ha rappresentato l’occasione per ridefinire l’organizzazione urbana di questa porzione del centro storico di Reggiolo, attraverso una sequenza di corti che connettono via Matteotti a via Mameli, generando nuove relazioni spaziali tra la chiesa di San Rocco, la sede storica dell’oratorio e le strutture per l’attività sportiva e il tempo libero.

Il programma combina le attività del Centro Parrocchiale e quelle della Casa Canonica in un unico edificio polifunzionale. Le attività a carattere pubblico e collettivo sono organizzate al piano terra e si affacciano sulle corti interne in modo da favorire la permeabilità e i flussi di un’utenza esterna, mentre le attività relative al ministero pastorale e alla residenza sono organizzate al primo piano.

1. Aule Ministero Pastorale 2. Salone Parrocchiale 3. Sagrestia 4. Uffici 5. Cucine 6. Alloggi Ecclesiastici 7. Chiesa Di San Rocco 8. Chiostro Della Vergine 9. Cortile Dell’oratorio




Il tema architettonico della corte rimanda alla tradizione associativa profondamente radicata nella religione cattolica. Il nuovo centro parrocchiale diventa un luogo di incontro che promuove inclusione e senso di appartenenza. In questo modo si attiva un processo di rigenerazione urbana integrata che, attraverso la valorizzazione degli spazi pubblici, è in grado di favorire la coesione sociale e il rafforzamento delle relazioni comunitarie.

Il progetto è caratterizzato da tre materiali: il corten, il vetro, l’intonaco bianco. Il registro cromatico e materico è impostato su un principio di continuità tra interno ed esterno ed è richiamato dagli elementi di vegetazione che intervengono come elementi scultorei nello spazio raccolto delle corti.







